Commemorazione vittime del crollo Ponte Morandi 14 settembre 2018

Lo scorso 14 settembre, ad un mese dal tragico evento del crollo del Ponte Morandi, Ansaldo Energia, insieme a tutta la cittadinanza genovese, ha osservato un minuto di silenzio riunendosi nel piazzale principale del proprio stabilimento, un luogo nel quale la vista del ponte spezzato è molto evidente.

Tutto il personale presente in azienda (una presenza ridotta a causa dei contratti di solidarietà in corso che prevedono assenze di personale nelle giornate di lunedì e venerdì) è stato invitato a sospendere per qualche minuto la propria attività lavorativa e a partecipare ad un momento di raccoglimento insieme alla Direzione Aziendale ed al cappellano Don Franco Molinari.

Il Direttore del Personale, Irma Belardi, ha ricordato l’importanza che il ponte ha avuto nella vita di ognuno non solo come cittadino, passandovi sopra centinaia di volte, ma anche come ansaldino, transitandovi sotto ogni giorno. La città sta reagendo a questo grande dolore nel modo giusto per ripartire, ha sottolineato la Dottoressa Belardi,  così come l’azienda che ha fatto il possibile per permettere alle persone di riprendere l’attività lavorativa e ridurre gli inevitabili disagi che il crollo del ponte ha comportato. Dopo il minuto di silenzio, scandito dal suono delle campane delle chiese nelle vicinanze, Don Franco Molinari, ha guidato una riflessione collettiva e un momento di Preghiera con letture di brani del Vangelo effettuate da alcuni lavoratori. “Il nostro lavoro ha effetto sulla vita quotidiana. Per noi stessi, per chi lavora accanto a noi, per la comunità e la società tutta. – ha detto don Franco – Vi è la necessità, da parte di coloro che hanno ruoli di responsabilità, di dare la giusta considerazione al lavoro di tutti: non esiste un lavoro meno importante di un altro. Chi è sul campo conosce la realtà, chi decide deve avere l’umiltà di ascoltare tutti.” Il momento di commemorazione si è chiuso con la toccante lettura da parte di una lavoratrice dei nominativi delle 43 giovani vittime.