Interrogarsi sul mondo che cambia per comprendere come orientare lo sviluppo in senso sostenibile e inclusivo. Questo il tema su cui si è focalizzata la tavola rotonda tenutasi il 17 giugno scorso, presso i Magazzini del Cotone, nell’ambito dell’ Assemblea dei Soci COOP 2023.
Dopo la relazione del Presidente, per offrire ai Soci presenti un momento di informazione e formazione con interventi di relatori di altissimo livello, tra cui don Gian Piero Carzino, si è tenuta la tavola rotonda, intitolata “Il ruolo di Coop per una sostenibilità sociale”.
La sostenibilità sociale è la capacità di garantire a tutti la soddisfazione dei propri bisogni, ma attualmente stiamo attraversando un momento di grave difficoltà a livello di geopolitica ed economia, che inasprisce le diseguaglianze e genera nuove povertà. Nel suo intervento don Gian Piero Carzino ha portato il saluto e l’augurio di proficuo lavoro all’ Assemblea da parte del Vescovo di Genova, Padre Tasca e ha poi ricordato il lungo cammino percorso che COOP Liguria e la Chiesa genovese hanno fatto insieme e che desiderano continuare.
Di seguito l’intervento di don Gian Piero Carzino.
Nel 2015 Papa Francesco ha scritto l’enciclica “Laudato sì”, e nello stesso anno l’ONU ha prodotto l’Agenda 2023: entrambi i documenti insistono per mettere in stretta relazione la preoccupazione ecologica per i cambiamenti climatici provocati dall’uomo con la lotta alle disuguaglianze, le ingiustizie sociali ed economiche, il rispetto dei diritti delle minoranze e delle fasce deboli, ecc. insomma è ormai evidente che è impossibile affrontare una di queste questioni separatamente dalle altre.
Come responsabile dell’ufficio della Curia di Genova che si occupa di pastorale sociale e lavoro posso testimoniare delle gravi fragilità che vengono segnalate dalle parrocchie della nostra Diocesi: fragilità che sono peggiorate di numero e di gravità in seguito alla pandemia (ad esempio, per effetto del lockdown sono aumentati in modo significativo i minori ricoverati in strutture psichiatriche); inoltre gli effetti economici della guerra (e delle conseguenti speculazioni…) hanno accresciuto la fascia di famiglie che non arrivano alla fine del mese.
A questo riguardo il ruolo di COOP è molto importante: leggendo il bilancio sociale e ascoltando la relazione del Presidente, risulta evidente il grande ruolo che una realtà come la cooperativa di consumo può avere in tutti questi ambiti:
iniziando dall’ovvio sollievo che un calmieramento dei prezzi dei prodotti di largo consumo porta alle famiglie e alle fasce economicamente disagiate della popolazione,
passando per il fatto che favorendo la commercializzazione di prodotti locali si sostengono imprese piccole che non avrebbero la forza di raggiungere mercati adeguati,
e ricordando che una tale gestione dei trasporti delle merci riduce anche l’inquinamento da veicoli pesanti,
infine, essendo temporaneamente Amministratore di una parrocchia del centro storico di Genova, posso dire che se diamo decine di pacchi viveri 3 volte alla settimana a famiglie in difficoltà è perché la vicina COOP ci consegna i prodotti in scadenza, per usarli a fini di carità.
Don Gian Piero Carzino
