La cerimonia si è svolta sabato mattina 10 luglio, con partenza su un battello messo a disposizione dai Barcaioli delle Grazie, da Genova Prà e arrivo nella Cala presso Portofino, dove la sera del 2 dicembre del 1944 vennero fucilati, per rappresaglia, ventun partigiani e un civile, prelevati dal carcere di Marassi. I cadaveri furono poi gettati in mare, presso la Cala dell’Olivetta. Hanno partecipato alla commemorazione i parenti delle vittime, il presidente provinciale di Anpi Genova, Massimo Bisca, molte Autorità e il Cappellano del Lavoro, don Mauro Mazzone.
Don Mazzone ha ricordato come, nella tradizione dei Cappellani del Lavoro si inserisce, ogni anno, la commemorazione dei Caduti per la Libertà, non solo nelle aziende loro affidate ma anche nelle diverse località nelle quali si sono verificati episodi della Resistenza e delle lotta di Liberazione.
Il ricordo dei caduti, ha sottolineato don Mauro, è un atto doveroso di gratitudine verso chi ha dato la vita per gli alti ideali della libertà e della democrazia, doveroso perché la memoria fa sempre crescere in umanità, ci rende umili e vigilanti, doveroso per giustizia, perché riconosciamo il contributo di coloro che hanno posto le basi per un lungo cammino di pace e di sano sviluppo nel nostro Paese.
Dopo un momento di silenzio e di raccoglimento don Mazzone ha invocato la santa benedizione del Signore.