Buongiorno, porto il saluto dell’Arcivescovo impossibilitato a presenziare a questa manifestazione come sarebbe stato suo desiderio.Siamo nell’imminenza dell’inaugurazione del nuovo Ponte. Siamo tornati oggi davanti al Monumento che ricorda i Caduti della Liberazione e con loro vogliamo ricordare anche coloro che hanno perso la vita nel crollo del Ponte Morandi.Il Ponte porterà molto opportunamente il nome di San Giorgio. Santo legato alla storia del mondo del lavoro genovese. Al Santo era dedicata la grande San Giorgio di Sestri Ponente, che a fine della Seconda Guerra Mondiale contava oltre 11.000 addetti e costituiva l’orgoglio dell’industria italiana insieme all’Ansaldo. Inoltre, lo stabilimento in cui ci troviamo per molti anni è stato denominato Ansaldo San Giorgio.La Chiesa Genovese, molto affezionata a questo stabilimento, ne ha seguito le difficili vicende ed è lieta e onorata come sempre di prendere parte a questa commemorazione. Lo stabilimento Ansaldo Energia ha sempre custodito con cura e profondo sentimento la memoria dei suoi dipendenti caduti per la Liberazione ed è questo un grande merito che le va riconosciuto.La fede cristiana ci dice che i caduti sono nelle mani di Dio, sono nella pace accompagnati dal Bene operato durante la loro vita terrena. Il loro esempio ci sostiene nell’affrontare le difficoltà dell’attuale momento e del periodo successivo al Covid-19. Amiamo interiorizzare questi nostri sentimenti con un minuto di raccoglimento, di riflessione e di preghiera.Le anime dei fedeli defunti e dei caduti che commemoriamo per la Misericordia di dio riposino in pace.
Monsignor Luigi Molinari