Trovate in questa sezione una breve storia dei cappellani del lavoro di Genova e della Fondazione A.R.M.O.
Inoltre potrete leggere gli elementi essenziali dello statuto della Fondazione e le linee guida della attività dei cappellani.
Infine un rapido sguardo alla situazione attuale della azione pastorale che essi compiono nel mondo del lavoro e una sintesi delle iniziative correnti.

Storia e Statuto

La presenza dei cappellani del lavoro genovesi negli ambienti di fabbrica inizia nel 1943 con il Card. Boetto. Dopo la guerra l’operato dei sacerdoti si concentra sulla evangelizzazione e la pastorale, lasciando ad altri l’opera pur benemerita di assistenza sociale e patronato, gestione di mense e case di ferie. Questa presenza non è venuta meno neppure in anni fortemente segnati da tensioni, conflittualità e vertenze sindacali molto gravi, il che ha reso solido il rapporto fra cappellani e mondo del lavoro.

Nell’ambiente di lavoro i cappellani hanno fin dall’inizio operato per suscitare e sostenere quei cristiani più sensibili ad un’opera di apostolato, costituendo per mezzo loro dei nuclei ‘evangelizzanti’ nell’ambiente della fabbrica.

I cappellani si incontrano fin dagli inizi ogni lunedì per un corso permanente di formazione, nel quale approfondiscono anche la situazione economica e sociale della città e delle aziende.

La Fondazione A.R.M.O

La Fondazione “Assistenza Religiosa Morale Operai” ha lo scopo di svolgere attività religiosa e morale nei riguardi dei lavoratori religiosamente abbandonati, integrando l’azione delle parrocchie. La Fondazione provvede al conseguimento dello scopo con il proprio patrimonio e con offerte di benefattori, liberando i cappellani da ogni sospetto di dipendenza economica nei confronti delle aziende.

Guarda lo statuto

Principi e Fondamenti

a consegna del Card. Boetto:

essere sempre e solo sacerdoti

Condivisione con i lavoratori dei momenti difficili aziendali, vertenze, occupazioni

Nessuna distinzione nel rapporto con lavoratori, organismi sindacali, dirigenti: attenzione alla persona, soprattutto dal punto di vista umano e spirituale

Grande rispetto dei ruoli che in azienda hanno consiglio di fabbrica, dirigenza, e dei servizi sociali sul territorio

Organizzazione di momenti di preghiera e formazione tenuti in azienda, ma fuori dell’orario di lavoro, per coloro che desiderano partecipare, anche con la costituzione di “comunità cristiane aziendali” – “conferenze aziendali di San Vincenzo”

Attività specifiche

Incontro personale con tutti i lavoratori in occasione del Natale per un augurio e un piccolo omaggio (un calendarietto plastificato tascabile)

Organizzazione S. Messa per ricordare i colleghi defunti (Novembre), per il Natale e per la Pasqua

Visita ai lavoratori ammalati

Benedizione degli ambienti di lavoroI

Incontri periodici di formazione e preghiera nell’intervallo mensa o dopo l’orario di lavoro

Attività Attuali

Rapporti Chiesa – società

Di fatto la presenza dei cappellani nel mondo del lavoro ha portato nella nostra città ad uno stretto rapporto fra Chiesa istituzionale e società civile: l’esperienza di contatto continuo con i problemi dell’economia e delle dinamiche aziendali, dell’occupazione e delle conseguenze delle ristrutturazioni ha indotto una particolare sensibilità in tutta la Chiesa genovese verso questi problemi.
Inoltre la familiarità con le aziende costituisce un canale favorevole per i rapporti dell’Arcivescovo verso la città produttiva, e anche verso le Istituzioni.
In questo senso il ruolo della pastorale del lavoro consiste spesso nel creare il clima favorevole al dialogo fra le parti sociali, le forze istituzionali e imprenditoriali, al fine di convergere al bene comune dell’intera città.

I cappellani sono attualmente in numero di 10

di cui solo 2 a tempo pieno:
gli altri sono titolari di altri uffici
(in generale sono parroci di piccole parrocchie)
e ricavano il tempo per questa attività dai loro impegni.

Le aziende seguite appartengono al settore del pubblico impiego, del porto e della imprenditoria privata; sono medie e grosse aziende; complessivamente circa una sessantina

I lavoratori contattati personalmente ogni Natale sono circa 30.000

50 Messe  circa vengono celebrate per la Pasqua, molte delle quali sono celebrate dall’Arcivescovo e dal suo Ausiliare [in aziende con settori dislocati, es. FF.SS., Poste, vengono celebrate più Messe]