Nel 78° Anniversario della Liberazione e 75° Anniversario della Costituzione, mai come ora sentiamo l’urgenza di pregare e lavorare per la PACE. Il 25 Aprile 1945 segnò il ritorno della pace in Europa, pace che fu messa a rischio dalla crisi dei “missili di Cuba” nell’ottobre 1962, quando di fatto si sfiorò una guerra nucleare. In quel difficile frangente, intervenne con tutta la sua forza morale e spirituale Papa San Giovanni XXIII che si fece mediatore tra le parti – Stati Uniti e Unione Sovietica. Il passo compiuto dal Papa ebbe un ruolo primario per la risoluzione della crisi. Pochi mesi dopo, nell’aprile del 1963, vede la luce l’Enciclica Pacem in Terris indirizzata non soltanto all’Episcopato ed ai fedeli, ma «a tutti gli uomini di buona volontà». Nell’Enciclica vengono enunciati i capisaldi per il conseguimento della pace vera tra i popoli che deve fondarsi su: Verità, Giustizia, Amore e Libertà. La Chiesa oggi, attraverso l’operato di Papa Francesco, continua il suo cammino nel perseguimento della pace tra i popoli.
I cappellani del lavoro, come ogni anno a partire dal 1946, sono nelle aziende e nei luoghi della memoria della lotta di Liberazione nel solco della tradizione della Chiesa e del cristiano che si fa portatore di Pace.
I Cappellani del Lavoro partecipano alle commemorazioni presso: AMT rimesse Sampierdarena e Staglieno, Ansaldo Energia Campi, Cantiere Navale di Sestri P., Leonardo siti di Via Puccini e Fiumara, Ente Bacini Distretto Riparazioni Navali, Scoglio Martiri di Portofino.