24 giugno 2020 –  Solennità di San Giovanni Battista
dall’omelia del Card. Angelo Bagnasco nella S. Messa di saluto alla Diocesi e alla Città

A te, Genova
Qui, nella nostra splendida cattedrale custodita dal Capitolo dei Canonici, attorno all’altare il pensiero conclusivo è per te Genova. Alle Autorità civili e militari, alle Istituzioni che da quattordici anni guardano l’Arcivescovo e la Diocesi con benevolenza e fiducia, esprimo la mia commossa gratitudine e il mio cordiale saluto ed augurio.
Il rispetto reciproco ha ispirato proficue collaborazioni per il bene comune, e i nostri Sacerdoti, sparsi ovunque, ne sono testimoni, come pure la storica vicinanza della Chiesa ai lavoratori e alle loro famiglie fin dal 1943. I cappellani del lavoro ne sono prova discreta e fedele, convinti che a nulla giova il muro contro muro, e con lo sguardo teso all’occupazione, alla dignità, al pane e allo sviluppo, e questo in tempi di sole o di nubi, di successo o di amara delusione. Purtroppo, è un esempio unico, questo, in Italia.
Cari lavoratori, se sarò considerato vostro amico sarà per me un onore: la vostra vicinanza mi ha ricordato il duro lavoro di mio padre in fabbrica, e di mio nonno nel nostro porto.
Spesso nei vicoli mi avete fermato per un saluto, una confidenza, una preghiera, un caffè. Confesso che questi semplici gesti mi hanno incoraggiato, e resteranno tra i ricordi più belli. Un grazie a voi, operatori della comunicazione: abbiamo imparato a conoscerci, ed è cresciuto l’apprezzamento per il vostro compito di informare e formare.