Nel quarantaquattresimo anniversario dell’assassinio del Sindacalista Guido Rossa ucciso dalla Brigate Rosse si è svolta, presso il magazzino transiti della stabilimento siderurgico di Genova Cornigliano dove Rossa lavorava, la manifestazione in ricordo del suo sacrificio.
La commemorazione, organizzata dalla Camera del Lavoro di Genova, dalla Fiom CGIL e dalla Società di Mutuo Soccorso intitolata a Rossa, ha visto la presenza di Autorità, Dirigenti e lavoratori dell’azienda, Sindacati e studenti.
Come da tradizione ha preso la parola il cappellano del lavoro, don Franco Molinari, di cui riportiamo il testo integrale dell’intervento.
La memoria di Guido Rossa deve soprattutto ricordarci i capisaldi nei quali egli ha creduto: il lavoro, la sua dignità, la sua insostituibilità per la piena realizzazione della persona. L’impegno sindacale di Guido Rossa fu sempre all’insegna del disinteresse, della serietà, della professionalità.
Trascorro qui una giornata ogni settimana. Devo dire che la cultura di questi lavoratori rispecchia i valori per i quali Guido Rossa si è sacrificato. Lavoratori che da oltre dieci anni vivono nell’incertezza, nelle vertenze e nell’attesa. Lavoratori che nel periodo più buio del Covid, con grande rischio, hanno continuato ad essere sugli impianti.
In questo stabilimento, lo ricordiamo ai giovani presenti, è nata l’industria dell’acciaio a ciclo integrale presente oggi in Italia. Qui abbiamo impianti moderni e tecnologicamente avanzati per la zincatura e il decatreno, un patrimonio frutto di grandi investimenti che non può essere disperso.
La Chiesa di Genova è e resterà sempre a fianco di tutti i lavoratori, a sostegno del lavoro e delle eccellenze industriali del nostro Paese.
Abbiamo fiducia che da parte dell’Azienda e delle Pubbliche Istituzioni il problema della siderurgia trovi una pronta e convincente soluzione.
Don Franco Molinari – Cappellano del Lavoro